La legge regionale sul buono scuola - (Provincia e Regione)

Approda finalmente anche in Sicilia la proposta di legge regionale sul buono scuola. Si tratta di un percorso che aprirebbe le strade, ed in maniera concreta, al diritto delle famiglie di scegliere per i propri figli l’impianto educativo che più ritengono giusto.

È un grande spazio di libertà che si apre, un’affermazione della giustizia dopo tanta statolatria espropriatrice del diritto ad educare, proprio della cellula familiare, un’affermazione del vero pluralismo. Visto che in questi giorni se ne parla a proposito ma molto anche a sproposito, la pubblicazione della proposta da parte de "Il Picchio" vuole essere un contributo al dibattito in corso.

PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE SUL BUONO SCUOLA

Art.1 - FINALITÀ

1. La Regione riconosce e garantisce la libertà e la responsabilità della famiglia nella educazione dei figli, nel quadro dei principi sanciti dagli artt.2, 30, 31, 33 e 34 della Costituzione.
2. AI fine di favorire l'esercizio di tale libertà e responsabilità, la Regione promuove interventi volti a rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale e culturale che si frappongono nella piena attuazione dei principi indicati al comma 1
3. Gli interventi previsti dalla presente legge sono integrativi e complementari rispetto a quelli previsti da altre norme regionali e statali in materia.

Art.2 - DESTINATARI DEGLI INTERVENTI

1. Sono destinatari degli interventi della presente legge le famiglie e coloro che comunque esercitano la potestà genitoriale con figli a carico frequentanti nella Regione siciliana scuole dell'infanzia, di base e secondarie statali e non statali, paritarie, parificate, pareggiate, autorizzate e legalmente riconosciute.

Art 3 - BUONO SCUOLA

1. Per il raggiungimento delle finalità di cui alla presente legge, l'Assessore Regionale alla Pubblica Istruzione è autorizzato ad erogare in favore dei soggetti indicati all'art.2, "buoni-scuola" finalizzati alla parziale copertura delle spese di frequenza ammissibili in misura comunque non superiore al 75% delle stesse.
2. L’Osservatorio Regionale Permanente per la Dispersione Scolastica in Sicilia di cui alla L.R.2911211962 n.28 sarà esteso a 10 esponenti di associazioni nazionali del settore scolastico presenti nella Regione Siciliana in rappresentanza dei genitori e delle scuole, quando dovrà esprimere una valutazione sulla attuazione della presente legge.
3. Con decreto del Presidente della Regione, adottato su proposta dell'Assessore Regionale per la Pubblica Istruzione previa delibera della Giunta Regionale sono determinati:

   • i livelli di reddito familiare richiesti per accedere al buono-scuola, definiti tenendo conto del numero dei componenti il nucleo familiare e dell'incidenza delle spese scolastiche gravanti complessivamente sul nucleo medesimo;
   • le spese di frequenza classificate ammissibili ai fini dell'erogazione del contributo;
   • le procedure da seguire per la presentazione delle domande e per la attribuzione del buono scuola;
   • le modalità e i termini dell'inoltro delle istanze e di erogazione dei buoni;
   • i criteri di rappresentanza nell'Osservatorio sulla Dispersione Scolastica di cui al punto 2.

Art.4 - DECORRENZA DEGLI INTERVENTI

1. Gli in interventi previsti dalla legge sono attuati a partire dall'anno scolastico 2002/2003.

Art. 5 – NORMA FINANZIARIA

1. Per gli interventi previsti dalla presente legge per l'esercizio 2002 è autorizzata nel corrente esercizio finanziario la spesa di 40.000.000.000, per la copertura degli oneri ricadenti negli esercizi finanziari successivi si provvede a norma dell'art. della legge regionale n.47/1977.

Art.6 - ENTRATA IN VIGORE

1. La presente legge sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana.
2. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare.