Autostrade del mare - Accordo Italia-Spagna
Mercoledì 14 Ottobre 2009 14:46
INTERROGAZIONE
AL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI.
Premesso che
il 10 settembre scorso – in occasione del vertice italo-spagnolo alla Maddalena – è stato firmato un accordo tra i due Paesi finalizzato a garantire, attraverso l’implementazione delle Autostrade del Mare, il trasferimento dal trasporto terrestre a quello via mare di circa 400 mila tir nei prossimi due anni;
l’accordo prevede, tra l’altro, l’istituzione di una Commissione mista con il compito di selezionare le varie proposte per i collegamenti marittimi tra Italia e Spagna attraverso apposite gare internazionali e l’elaborazione di un programma per determinare le modalità di finanziamento dei collegamenti;
le tratte marittime interessate al progetto sono undici:Civitavecchia - Barcellona; Civitavecchia – Tarragona;Genova - Algeciras;Genova - Barcellona;Livorno - Barcellona;Livorno - Tarragona; Livorno - Valencia; Palermo - Valencia;Salerno -Tarragona; Salerno - Valencia; Marina di Carrara – Castellon de la Plana;
in prospettiva i benefici legati al raggiungimento dell’obiettivo di dirottare sul mare il traffico dei mezzi pesanti saranno molteplici soprattutto dal punto di vista commerciale, con un notevole incremento dei traffici tra Italia e Spagna, e dal punto di vista ambientale con l’abbattimento dei livelli di emissione di CO2;
le tratte fuori dal progetto rischiano concretamente di essere penalizzate in termini di sviluppo delle imprese e quindi di sviluppo economico;
ripercussioni più pesanti si avranno su realtà economiche e produttive più fragili come quella della Sicilia, la quale vede menzionata - tra quelle individuate - solo la tratta Palermo – Valencia mentre non viene indicata alcuna tratta che interessi la Sicilia meridionale;
così facendo si rischia di escludere la Sicilia da nuove occasioni di crescita e di indebolire anche le relazioni economico-sociali con i Paesi dell’area mediterranea che l’Italia intrattiene passando per i corridoi commerciali che attraversano l’isola;
il 21 e il 22 ottobre prossimi, il governo italiano e l’Unione europea ospiteranno a Napoli la Conferenza sul progetto TEN-T (Trans-European Network Transports), il quale comprende grandi progetti prioritari che concernono il trasporto su strada e quello combinato, le vie navigabili e i porti marittimi nonché la rete europea dei treni a grande velocità. Anche i sistemi intelligenti di gestione dei trasporti rientrano in questa categoria, tra cui il progetto Galileo di posizionamento geografico via satellite;
in occasione della Conferenza di Napoli, gli Stati membri si confronteranno, in particolare, sulle questioni concernenti il rapporto con il continente africano e il ruolo sempre più incisivo del Mediterraneo dal punto di vista geopolitico e commerciale;
il sud dell’Italia, e la Sicilia in particolare, avranno in questa prospettiva un ruolo sempre più strategico;
attualmente il Governo sta profondendo grande impegno nel sostenere a livello europeo – nell’ambito del rafforzamento del corridoio 24 (Genova – Rotterdam) e del corridoio V ( Lisbona – Kiev) - la realizzazione di un progetto finalizzato a fare di Genova e Trieste dei "super porti" (o più tecnicamente, "porti corridoi")ovvero due corridoi intermodali capaci di collegare le navi alle ferrovie e ai centri di smistamento, governati da commissari con ampi poteri (addirittura sostitutivi di quelli degli amministratori locali) e finanziati attraverso il "project financing" che consente di coinvolgere la finanza e le imprese;-
per sapere
quali iniziative intenda tempestivamente approntare al fine di valorizzare il ruolo della Sicilia - con particolare attenzione a quella meridionale - nella prospettiva di un incremento delle relazioni commerciali con i Paesi del Mediterraneo(il Nord Africa ma anche la Spagna), evitando in tal modo che i benefici commerciali e politici connessi alla realizzazione del progetto TEN-T siano dispersi con effetti negativi sull’economia dell’intero Paese;
se ritenga praticabile – altresì - la possibilità di realizzare, anche nel sud del Paese, un progetto analogo a quello citato ed attualmente"in itinere"nel Nord Ovest e nel Nord Est del Paese.
On. Alessandro Pagano