Il lavoro della Commissione Finanze della Camera dei Deputati sul tema del credito al consumo e del recepimento della direttiva comunitaria 48/2008 è giunto all’epilogo. “Posso dire con serenità e piacere che il lavoro svolto in Commissione è stato lungimirante e innovativo. L’obiettivo che il Governo si era prefisso sin dall’inizio, cioè quello di porre mano alle problematiche che investono i consumatori, è stato raggiunto in maniera eccellente.

La Commissione Finanze, con il suo Presidente Conte ha lavorato con il Governo in maniera sinergica”. In questi termini si è espresso l’On. Alessandro Pagano, deputato del PDL e relatore dello schema di decreto del Governo su cui oggi la sesta Commissione ha espresso parere favorevole. “Il lavoro è stato lungo ma meticoloso – ha proseguito Pagano. Abbiamo cominciato un anno fa con l’indagine conoscitiva promossa dalla Camera. Tutti gli addetti ai lavori sono stati auditi, pertanto abbiamo lavorato su un quadro quanto mai completo. Sono stati proposti 40 emendamenti, tutti utili al miglioramento del testo base. Oggi possiamo dire che sia i tecnici che i rappresentanti del Governo hanno riconosciuto la bontà del lavoro svolto in Commissione”. Pagano ha poi aggiunto: “L’obiettivo di garantire trasparenza e tutelare i diritti di consumatori e risparmiatori è stato raggiunto soprattutto grazie al lavoro della maggioranza e al coinvolgimento costruttivo dell’opposizione, come provano l’astensione dell’UDC e del PD. L’esame del provvedimento non è stato turbato da nessuna forma di preconcetto e di interesse di parte. Un esempio che a mio avviso rende al meglio il concetto di sinergia è rappresentato dalla posizione assunta nei confronti delle carte di credito revolving.
Maggioranza e opposizione si sono trovate concordi nel mettere al bando questi strumenti finanziari, malgrado le pressioni contrarie del mercato, perché unanimemente considerati una delle cause principali  della crisi dell’indebitamento delle famiglie”. Il deputato del PDL ha infine concluso: “Il testo della direttiva comunitaria è stato integrato e migliorato e il contestuale recepimento della risoluzione a firma Pagano è il segno di una volontà che va in una direzione precisa. Da relatore posso dire che la normativa presenta vari punti qualificanti; mi limito a citarne solo due: la materia del microcredito, che è stata definita nella sostanza, e quella relativa ai confidi”.