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L'On. Pagano aderisce all'Interpellanza urgente al Ministro per gli affari esteri

 

 

Premesso che:

Il dottor Biscet è un medico cubano di razza nera, leader del movimento pacifico per i dfrtti civili, che lotta per instaurare a Cuba uno stato basato sul diritto, attraverso la disobbedienza civile non violenta. E' presidente della Fondazione Lawton per i diritti umani, un’organizzazione fondata nel 1997, considerata illegale dalle autorità cubane.


 

 

Dr. Oscar E. Biscet, Presidente della Fondazione Lawton per i diritti umani, è stato rilasciato il 31 Ottobre 2002, dopo aver scontato una pena di tre anni in un carcere di massima sicurezza per la sua difesa pacifica dei diritti umani. Trentasei giorni dopo è stato nuovamente arrestato a l’Avana e rinchiuso in una cella con criminali comuni, mentre stava per raggiungere un gruppo di persone per discutere di diritti umani. E’ rimasto in carcere, ed è stato incluso dal governo cubano nella dura repressione, avvenuta tra marzo-aprile 2003, contro i 75 giornalisti indipendenti, editori e sostenitori deì diritti umani, ai quali con processi sommari sono state cornminate pene detentive fino a 28 anni. Dal 1998, questo medico ha subito torture fisiche e mentali in diversi penitenziari, per aver rifiutato di tenere le misure disciplinari per i detenuti comuni, in qualità di prigioniero politico e di coscienza. Sta attualmente scontando una condanna a 25 anni presso il Combinado del Este, prigione di massima sicurezza a l’Avana. Il Dr. Biscet è un esempio delle violazioni dei diritti umani sofferte da tutti coloro che a Cuba osano difendere la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Il Dr, Biscet è stato arbitrariamente incarcerato dal Governo Cubano 26 volte in 16 mesi, dal 9 luglio 1998 fino al 3 Novembre 1999, detenuto in condizioni di privazione di luce e di cibo, accomunato ad individui folli e criminali la maggior parte delle volte senza informare la famiglia del suo stato di detenzione.

Il Dr. Biscet è stato sottoposto a processo il 25 febbraio 2000, per aver annunciato una marcia pacifica insieme ad altri difensori dei diritti umani, in occasione del Summit IberoAmericano del 1999 a l’Avana. In quell’occasione tenne una conferenza stampa dove furono esposte due bandiere cubane in posizione capovolta, in segno di protesta per le violazioni dei diritti umani a Cuba. Per questo il Or. Biscet è stato accusato di “disonorare i simboli nazionali”, di “disordine pubblico’ e “incitamento a comportamenti delinquenzialì”, ed è stato condannato a tre anni di carcere. Successivamente è stato trasferito a 450 miglia ad est di Avana, lontano dalla sua famiglia, a “Cuba Si”, un carcere di massima sicurezza nella provincia di Holguin.

Il Dr Siscet ha scontato una pena di 3 anni a “Cuba Sì”, ed è stato rilasciato 31 ottobre 2002, per essere nuovamente arrestato il 6dicembre2002, mentre si recava ad incontrare alcuni attivisti per diritti umani, con i quali desiderava promuovere un progetto denominato “Club deglì amici dei diritti dell’uomo.

lI 7 aprile 2003 Or. Biscet è stato sottoposto ad un processo sommario, a seguito di un’attività repressiva del governo cubano, insieme ad altri 75 attivisti, ed è stato condannato a 25 anni. E’ stato trasferito al carcere di Kilo 8 in Pinar del Rio, dove è stato confinato dal 13novembre2003 al 15gennaio2004 in un sotterraneo.

Il Or. Biscet è stato trasferito il I dicembre 2004 al carcere Combinado del Este a ‘Avana, dove è attualmente detenuto in condizioni disumane.

Durante tutti gli anni di reclusione, I dottor Biscet si è rifiutato dì sottostare a qualsiasi provvedimento carcerario o regola applicata ai detenuti comuni, perché le giudica inapplicabili per un prigioniero pohtico e di coscienza (esempi: si rifiuta di indoss8re la divisa di un prigioniero comune o di dovere I saluto ai funzionari della prigione ) Per questo motivo le autorità penali hanno violato i regolamenti carcerari, negando9li la libertà vigilata e le visite; Gli è stato impedito di scrivere alla sua famiglia, di ricevere o fare telefonate.

Dr. Biscet è in un cattivo stato di salute, perché soffre di ipertensione, di gastrite cronica, colesterolo e della perdita graduale della vista, patologia di cui non aveva mai sofferto prima. Le condizioni igieniche nella sua cella gli hanno causato lesioni epidermiche ed ha perso la maggior parte dei denti a causa di una grave malattia delle gengive che richiede cure urgenti.

Il Dr. Biscet è stato insignito di numerosi riconoscimenti per la sua lotta a favore defla democrazia. Il 5 febbraio 2003, ha ricevuto negli Stati Uniti il primo International Republican Institute Democracys People Award; il 5 novembre 2007 è stato uno dei destinatari della Medaglia Presidenziale della Libertà, il più alto riconoscimento civile degli Stati Unìti. In Germania è stato insignito, il 12 dicembre 2007, con il “Dr. Rainer [-Iildebrandt Medal 2007. AMo stesso modo, l’Ambasciata Ceca a Washington DC ha reso omaggio al Dr. Biscet il 27 febbraio 2008. L’Associazione Scienza & Vita Pontremolì (Italia) gli ha intitolato un premio letterarìo

Il Dr. Biscet è uno dei numerosi prigionieri politici cubani che accetterà solo un rilascio Thcondizionato dal carcere e non accetterà mai dì andare ri esilio forzato. Più di 50 ex prigionieri politici sono stati rilasciati e inviati in Spagna nei mesi di luglio - ottobre 2010, dopo che la Chiesa Cattolica, in collaborazione con il governo cubano, è riuscita ad offrire un salvacondotto per la loro libertà in cambio dell’esilio da Cuba. Molti dei passaporti di questi prigionieri politici e anche dei loro famigliari (minori) sono stati stampati dal governo cubano, con le parole: ‘uscita finale”. Questi prigionieri politici non sono mai stati graziati del “crimine’, che non hanno mai commesso e neppure le ingiuste condanne inflitte dai tribunali cubani gli sono state cancellate.

L’interrogante chiede:

Se il Governo stia seguendo la situazione del Dottor Biscet e degli altri prigionieri dì coscienza del regime castrista e se e quali iniziative possa e voglia assumere a livello internazionale per sostenere la campagna che chiede la liberazione del Dottor Biscet e di quanti come lui a Cuba stanno lottando per l’affermazione dei diritti fondamentali in modo non violento e per questo stanno pagando in prima persona la repressione castrista.

On. Massimo Polledrì

 

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