Il Ministro Matteoli risponde alla lettera di alcuni deputati siciliani in merito agli interventi infrastrutturali in Sicilia.
Lunedì 23 Maggio 2011 11:38
Cari colleghi,
nessuno può mettere in dubbio il rilevante sforzo portato avanti, proprio da questo Governo e dal Dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti,
per traguardare due precise finalità che rivestono una rilevanza strategica essenziale non solo per la crescita e lo sviluppo della Sicilia sud orientale ma per l’intero sistema socio economico dell’isola.
Essere riusciti a ridare tutte le condizioni per rendere davvero fruibile ai tini civili l’aeroporto di Comiso e concludere tutte e fasi procedurali relative alla approvazione, da pane del CIPE, dell’asse autostradale Catania - Ragusa assicurando al tempo stesso adeguata copertura finanziaria (circa 150 milioni di €) per rendere difendibile e reale la proposta di project financing, penso testimoni il chiaro convincimento dell’essenzialità di due obiettivi che da tanti anni questo territorio chiedeva ma che, purtroppo, erano sempre rimasti sempre solo atti programmatici privi di ogni supporto progettuale e finanziario.
Sarebbe troppo facile fornire le motivazioni e le responsabilità che hanno ritardato l’avvio concreto delle attività realizzative dell’asse autostradale Catania — Ragusa, ma preferisco ricordare che, proprio per evitare ulteriori polemiche e tenuto conto della reale disponibilità di risorse dell’ANAS e della Regione Sicilia, stiamo, proprio in questi giorni, definendo tutte le azioni per dare concreto avvio alla fase conclusiva delle procedure dì affidamento.
Per quanto concerne l’aeroporto di Comiso è opportuno ricordare che questo Governo ne ha riconosciuto la valenza di aeroporto di interesse nazionale, ha portato a termine le opere infrastrutturali nel corso del 2010 e, grazie ad un apposito decreto interministeriale (Ministeri della Difesa, delle infrastrutture e dei Trasporti e dell’Economia e delle Finanze), ha fatto si che:
• i beni del demanio militare aeronautico dichiarati non più funzionali ai fini militari venissero destinati all’aviazione civile
• i beni così trasferiti venissero assegnati in uso gratuito al Comune di Comiso
• i servizi di assistenza per la navigazione aerea venissero garantiti dall’Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo (ENAV).
Solo grazie a questi atti aeroporto di Comiso, dal dicembre 2010, ha assunto lo stato giuridico di aeroporto civile aperto al traffico civile.
Ora occorre, come da me ribadito negli incontri istituzionali tenuti a Roma con il Sindaco di Comiso, con la Regione Siciliana, con i Parlamentari locali, aprire, entro questi prossimi mesi, l’aeroporto al traffico.
Per raggiungere un simile obiettivo ho già convocato un’apposita riunione presso il Dicastero con gli Amministratori dell’ENAC e dell’ENAV per definire un itinerario che consenta il raggiungimento di un simile obiettivo; al tempo stesso ho già prospettato al Ministro Tremonti le modalità per garantire, nella fase di avvio, le risorse necessarie per le attività di assistenza svolte dall’ENAV.
Cordialmente.
Altero Matteoli
On. Antonio Minardo
On. Alessandro Pagano
On. Vincenzo Antonio Fontana
On. Salvo Torrisi
On. Gabriella Giammanco
On. Vincenzo Garofalo
On. Basilio Catanoso
On. Giuseppe Fallica
On. Francesco Stagno D’Alcontres
On. Giacomo Terranova
On. Giuseppe Marinello
On. Vincenzo Gibiino
On. Antonio Germanà