

SINTESI DELL’ INTERVENTO A ROMA 15 MARZO 2011 AL FORUM DELLE FAMIGLIE DELL’ ON. ALESSANDRO PAGANO.
Martedì 15 Marzo 2011 01:00
IL FATTORE FAMIGLIA
PREMESSA:
Dalla metà degli anni Settanta l’Occidente, ed in particolare l’Italia, hanno smesso di fare figli.
Ciò ha comportato le seguenti conseguenze:
1. Sono cresciuti i costi fissi per il mantenimento e il funzionamento degli enti e delle strutture del welfare (l’ INPS e il Sistema Sanitario Nazionale);
2. Sono gradualmente diminuiti i risparmi delle famiglie;
3. Sono aumentate le tasse per fare fronte alle necessità assistenziali e previdenziali di una popolazione sempre più vecchia.
L’ITALIA
In Italia è andata ancora peggio di come sia andata nel resto dell’ Occidente perché oltre a tutti i problemi elencati in premessa, il nostro paese ha attraversato una fase storica caratterizzata da grosse problematiche compreso che il peso dello Stato è cresciuto esponenzialmente ed ha realizzato una pesante invasività che ha penalizzato i cittadini e ha realizzato gravi inefficienze;
TEORIE NEO-MALTHUSIANE
Nonostante la storia ne abbia dimostrato l’ infondatezza, continuano le falsità delle Teorie Maltusiane.
Anche alla vigilia del FORUM FAMILIARE il giornalista Valerio Ichino ( Il Riformista ) affermava : “I figli sono una scelta. Chi li fa se li deve mantenere. Nessun contributo deve essere a loro attribuito”.
In realtà i fatti hanno smentito categoricamente queste teorie.
I dati che seguono rendono la misura di quest’ultima affermazione:
I paesi che aumentano il PIL dell’ 1% ogni anno raddoppiano la ricchezza in 80 anni:
1. + 1% PIL annuo = Ricchezza si raddoppia in 80 anni;
I paesi giovani che hanno il PIL del 9%:
2. + 9% PIL annuo = Ricchezza si raddoppia in 8 anni;
Nel 1995 il PIL dei Paesi ricchi era 57 volte maggiore di quello dei Paesi poveri.
Nel 2000 il PIL dei Paesi ricchi è diventato 7 volte quello dei Paesi cosiddetti poveri.
Tale inversione di tendenze a livello mondiale, registrata in soli 5 anni, e che
non si è arrestata, ha un'unica spiegazione:
I PAESI RICCHI, SMETTENDO DI FARE FIGLI, SI SONO TROVATI SENZA LE LORO ENERGIE VITALI, SENZA FORZA PROPULSIVA.
Se ciò è valso per i paesi più ricchi, a maggior ragione è valso per i paesi già poveri o in declino, peggio per il Sud Italia, che infatti si è impoverito anche perché il suo tasso di fecondità = 1,4 è in linea con quello italiano ma ahimé con un’economia fragile che lo ha reso più debole delle regioni del Nord.
Anche coloro che hanno sperato negli immigrati si devono ricredere.
1. Gli emigrati infatti, TENDONO A TORNARE NEI LORO PAESI o vanno a lavorare altrove. .
2. In tre anni, dal 2006 al 2009 la media dei figli degli immigrati è passata dal 2,06% al 2,01%.
3. La CRISI DEMOGRAFICA quindi è la CRISI DEL PAESE. Investire nelle Famiglie quindi è utile perché esse non sono costi assistenziali, ma investimenti che restituiscono ricchezza al paese:
Quando ci sono + figli, c’è + Coesione Sociale, c’è + Capitale Sociale cioè volontariato e strutture, c’è + Ricchezza, quindi c’è + FUTURO
MINISTERO WELFARE spende una SPESA COMPLESSIVA per le FAMIGLIE 62 MLD EURO ( tutto compreso: assegni familiari, pensioni, coniugi superstiti, detrazioni, sussidi, progetti mirati, etc, etc per un totale di 240 provvedimenti. 62 Mld che vanno in 1000 di questi rivoli.
Il Fattore Famiglia costa 15 Miliardi di Euro, forse 20.
Le somme si possono prendere da queste razionalizzazioni.
FATTORE FAMIGLIA
Dal dossier FATTORE FAMIGLIA
L’Attuale sistema fiscale è iniquo verso le famiglie con figli, interventi di sostegno alla natalità e alla responsabilità familiare.
La famiglia è una risorsa insostituibile di coesione sociale.
Centralità della famiglia ( art. 29 della costituzione) costruire un sistema finalmente equo per le famiglie con carichi familiari.
Il Fattore famiglia modifica l’ attuale sistema facendo sì che a parità di reddito, una famiglia con tre figli paghi molte meno tasse rispetto ad una famiglia che non ha figli; esso può inoltre riconoscere altri fattori di difficoltà familiare ( quale, ad esempio, presenza di disabili).
Crescere un figlio, mantenerlo, istruirlo ed educarlo come vuole l’articolo 30 della Costituzione significa che il Sig. Bianchi e il Sig. Rossi, anche se hanno il medesimo reddito, non devono pagare le stesse tasse perché nelle realtà il loro reddito è diverso: chi è padre tra i due ne ha già speso una parte, se non altro per adempiere agli obblighi di quell’art. 30.
“Individuare una NO TAX AREA FAMILIARE, che cresca secondo il numero di persone di quella famiglia”.
“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”.
FISCALITA’ SUSSIDIARIA
La fiscalità sussidiaria preferisce lasciare alle persone e alle famiglie la possibilità e la possibilità delle risorse economiche per assumersi la propria autonoma responsabilità di cittadino, anziché esasperare il prelievo fiscale per poi restituire attraverso la mediazione dello Stato, servizi e prestazioni.
Riforma fiscale anni ’70. “Dalla culla alla bara”.
• Povertà relativa = 11,3%
• Riforma degli “assegni a nucleo familiare”.
• Le risorse impegnate per la famiglia non sono costi assistenziali, ma investimenti che restituiscono ricchezza al Paese: più coesione sociale, più figli, più ricchezza economica, più capitale sociale, più futuro per l’intero Paese.
• Fattore Famiglia garantisce “Pari Valore per ogni bambino”.