“Si avverte forte il bisogno nella società, specie tra i giovani, di tornare alla ‘buona politica’, di impegnarsi per il bene della propria comunità e per il futuro del nostro Paese”.

Queste le riflessioni dell’On. Alessandro Pagano al termine della Summer School ’11, organizzata a Sorrento dalla fondazione Costruiamo il Futuro, e che ha visto la partecipazione di una folta delegazione di giovani nisseni, insieme a 370 coetanei provenienti da ogni parte d’Italia.

“L’aver preso parte, in qualità di docente, alla scuola di alta formazione politica del Pdl – prosegue Pagano - è stata fonte di grande soddisfazione personale, non solo per l’opportunità di condividere la cattedra con relatori di prestigio come il neo-segretario del Pdl Angelino Alfano, il vice-presidente della Camera Maurizio Lupi e Mons. Rino Fisichella, ma anche per aver conosciuto tanti giovani animati da una sincera e profonda passione politica, desiderosi di apprendere e di porre al servizio degli altri le proprie energie e risorse intellettuali e morali”.

“Di fronte all’apatia e al senso di smarrimento che attraversa, purtroppo, un’ampia fascia dei giovani italiani e che rischia di diventare un consistente e appetibile ‘serbatoio’ dell’anti-politica più irrazionale e insensata, a Sorrento, al contrario, si è percepito distintamente un importante segnale positivo che fa ben sperare per il futuro non solo del Pdl, ma della classe dirigente italiana di domani”.

“Riguardo, in particolare, il nostro territorio – conclude – la partecipazione di un così nutrito gruppo di ragazzi nisseni mi ha reso estremamente orgoglioso e ottimista. Pur così giovani, questi ragazzi stanno dimostrando, attraverso il loro impegno in politica e nel sociale, di avere a cuore le sorti della propria terra e del proprio Paese. A noi adulti, il compito di guidarli e sostenerli, senza riserve né esitazione.

Per queste ragioni, è necessario che la formazione dei giovani sia tra le massime priorità del Pdl che la segreteria di Alfano sta contribuendo ad innovare e rinnovare. E’ in gioco il futuro del partito, e del Paese”.