“L’Italia sta attraversando una difficile e dolorosa crisi politica e istituzionale, certamente imputabile anche a talune, interessate, interferenze straniere. La notizia, data dal Corriere della Sera, sull’offerta del presidente francese Nicolas Sarkozy, manifestata al presidente Napolitano, di parlare ai politici italiani per convincerli a non contrastare la nomina di Mario Monti alla presidenza del Consiglio, non si configura solamente come un grave ‘sgarbo’ istituzionale, ma come l’ennesima prova della presunta esistenza di una ‘cabina di regia’ creata allo scopo di ostacolare un concorrente scomodo come l’Italia e di rilevarne, al prezzo più basso, le imprese migliori e più competitive”.

Ad affermarlo Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.

“Sebbene la stagione colonialista della Francia si sia da tempo conclusa, peraltro non sempre in maniera degna e decorosa, – osserva Pagano – il presidente Sarkozy sembra essere stato colto, al contrario, da una sorta di frenetica nostalgia per questa forma antidemocratica di assoggettamento di Stati liberi e sovrani al dominio francese”.

“Non è più tollerabile un simile ‘vilipendio’ del nostro popolo e delle nostre istituzioni, – conclude - ma non dubitiamo che la prepotenza e le velleità imperialiste della Francia susciteranno nei cittadini italiani un giusto moto di orgoglio e indignazione nei confronti di un presidente che ha fatto dell’irriverenza e della presunzione le note caratteristiche della sua leadership”.