“I nomi delle personalità che compongono il nuovo esecutivo sono incoraggianti sotto il profilo della serietà, ma tutto questo non può bastare”.

Così in una nota Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.

“Un esecutivo ‘illuminato’ – prosegue Pagano - non potrà che caratterizzarsi per un utilizzo delle risorse finalizzato alla realizzazione di investimenti e sviluppo. Negli ultimi tre anni, il nostro Paese è stato indubitabilmente virtuoso nella riduzione del deficit, al punto da essersi rivelato migliore della Germania. Quello che invece è mancato al nostro Paese è stato l’aumento del Pil, tant’è che la crescita del debito pubblico è dipesa proprio dalla mancata crescita del sistema Italia. Da qui la necessità che le risorse in quest’anno vengano impiegate per lo sviluppo, soprattutto attraverso il sostegno alle Pmi”.

“Le risorse che in futuro verranno reperite, - aggiunge - dovranno essere utilizzate per creare crescita: dovranno, dunque, essere destinate allo sviluppo e alle Pmi. Per tali ragioni, non dovranno essere introdotte misure come la patrimoniale che, come messo in evidenza dalle colonne del Corriere della Sera dall’economista Francesco Giavazzi, allievo tra i migliori e più autorevoli di Mario Monti, ‘una patrimoniale ammazzerebbe la crescita facendo probabilmente aumentare il rapporto debito-Pil, dopo una momentanea riduzione’”.

“Il giudizio sull’esecutivo – conclude - viene pertanto rinviato di 24 ore, quando saranno illustrate le modalità con cui verranno fatte le riforme, quali la riforma delle pensioni, del lavoro e della Pa, e come verranno reperite le risorse necessarie, certamente non vendendo i nostri ‘gioielli’ di Stato a famelici partner europei così come paventato in queste ore”.