“Vista l’importanza che le scuole paritarie rivestono in Italia a fronte delle carenze del sistema scolastico pubblico e visto l’essenziale ruolo di sussidiarietà che esse assolvono nei confronti delle inadempienze dello Stato nel campo dell’istruzione e della formazione, è importante che il governo intervenga per fare chiarezza sulla questione della qualificazione,

ai fini dell’applicazione dell’imposta Imu, dell’attività condotta dalle scuole cattoliche, e cioè se debba considerarsi o meno commerciale”.

Ad affermarlo Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione finanze della Camera.

“Se l’interpretazione ‘autentica’ della norma dovesse andare nella direzione di qualificare come commerciale tale attività, - conclude - saremmo di fronte ad un intervento dal duplice effetto negativo: da un lato provocherebbe l’abbattimento di un sistema scolastico efficiente e anti-statalista, nel quale il conferimento dell’incarico ad un insegnante, nonché la sua permanenza, dipendono da fattori come risultati e impegno, dall’altro un aggravio di spesa per lo Stato che, nonostante le attuali risorse limitate, sarà costretto a farsi carico dei servizi originariamente offerti dalle scuole paritarie”.