Nelle settimane scorse l'ASP si è vantata di una grande attività di promozione degli screening oncologici. 

Una vera e propria campagna di comunicazione con una intera squadra di calcio e relativi campioni  ha fatto bella mostra sulla stampa. Forse mediaticamente questo è stato una cosa buona, tant'è che la Dott.ssa Santino responsabile del servizio screening è stata premiata in una convention sulla sanità a Palermo, di ben 3 giorni, alla presenza dell'Assessore Regionale per la migliore comunicazione fotografica e giornalistica,  ma noi ci domandiamo: i cittadini cui rivolgere le informazioni dove erano? E i Medici di Medicina Generale ?  E i Sindaci che potrebbero dare un supporto notevole alla mobilitazione attiva dei pazienti dove erano? Quindi, forse c'è stata un'operazione di immagine ma non di sostanza. Spieghiamo meglio  i risultati delle attività finora svolte:  29.795 persone del nostro territorio sottoposte a screening e 1000 di esse sono risultate positive.

Grande successo dichiarato dall’ASP, ma di queste  1000 persone con diagnosi positiva, quante sono state prese in carico e seguite nel successivo percorso terapeutico dalle strutture e dai professionisti dell’ASP, e quante invece si sono sentite abbandonate? Quante hanno preso l'aereo o il treno per andare in altre ASP del Paese e della Regione? Sono questi i dati che vorremmo conoscere.

Il manager Cantaro dovrebbe spiegare tutto ciò alla cittadinanza provinciale. Perchè non si può dire che mancano infermieri, medici, OSS perchè non ci sono soldi per concorsi e assunzioni e poi si sprecano tutti questi danari  facendo fuggire i nostri pazienti verso altre ASP.

Inoltre è grave cantare vittoria  così come abbiamo letto sui giornali quando in verità si è prestato un servizio parziale con  solo due fasi dello screening, e precisamente: invito e diagnosi. Con questa organizzazione non è detto che i risultati saranno positivi per i pazienti in quanto si possono creare false aspettative da parte dei cittadini che pensano di essere sotto controllo da parte dei servizi dell’ASP e non fanno più altra prevenzione individuale.

Il Piano attuativo di prevenzione invece doveva comprendere queste azioni : 1) gli inviti, 2) l’accertamento diagnostico, 3) l’approfondimento diagnostico-terapeutico,  4) il follow-up ( controllo ),  5) la riabilitazione fisica e psicologica,  6) il reinserimento sociale.

La gente ha bisogno di meno autocelebrazioni e più assistenza qualificata. Ricordo a me stesso, prima ancora del Direttore Cantaro e della responsabile del Servizio, Dott.ssa Santino, che in materia di prevenzione la vera comunicazione passa attraverso la credibilità, altro che premi autoreferenziali.

E visto che parliamo di Prevenzione non posso sollevare altri dubbi anche in materia di organizzazione dipartimentale. Le attività fondamentali per la salvaguardia la salute delle collettività e l’ambiente di vita e di lavoro, non trovano in questa ASP risposte adeguate. In atto c'è una grave carenza di personale tecnico addetto a questa attività e anche il Dirigente di 2° livello,  risulta pressoché  assente dal proprio ruolo visto che è “dirottato” in altri compiti e in altre attività.

E' questo il caso del Dott. Paolo Gervaso che anzichè fare prevenzione H24, così come vorrebbe l'incarico che gli deriva dall'essere vincitore di un concorso, continua a lavorare nello staff della Direzione Generale con evidenti danni sanitari ed economici per l'azienda e il cittadino.

Un altro caso di cattiva gestione delle risorse finanziarie a cui nessuno presta le dovute attenzioni. Sarà nostra cura evidenziare tutti questi guasti in specifiche interrogazioni prestate all'attenzione di tutte le autorità competenti, visto che le uniche cose che sanno fare questa direzione e il suo Assessore Regionale è quello di celebrare la catastrofe della sanità siciliana immaginando cittadini e addetti ai lavori ciechi o sciocchi.