"Il sostegno alla spending review non implica affatto l’abdicazione del Pdl al ruolo di ‘cane da guardia’ e di difensore degli interessi dei cittadini”.

E’ quanto afferma il deputato del Pdl Alessandro Pagano, componente della Commissione finanze della Camera.

“Proprio in virtù della nostra ‘mission’ – prosegue – non possiamo esimerci dal denunciare come l’allarme sociale che la parte più reazionaria di un certo sindacalismo ‘di retroguardia’ sta creando intorno al provvedimento in questione, di fatto rallenti il processo di riforma e innovazione dell’esoso apparato statalista e assistenzialista che grava sulle spalle dei contribuenti”.

 “Di fronte alla carenza e inadeguatezza dei servizi e delle prestazioni in campo sanitario, scolastico e amministrativo, nonostante l’imposizione fiscale per tenere in vita questo gigantesco e inefficiente apparato eroda quasi la metà del reddito dei cittadini, come è possibile – si domanda l’esponente del Pdl - che in Italia ci sia ancora qualcuno disposto a difendere un simile status quo?”.

“Certamente qualcuno non in buona fede. Proprio per impedire che questi particolarismi ed egoismi degenerino, come nel passato, in una condizione di livellamento sociale ed economico che di fatto ha consentito la sopravvivenza di un sindacato in crisi di consenso, è necessario che il Pdl intraprenda un’ampia e diffusa campagna d’informazione su questo importante tema”, conclude.