“Il caso Wind Jet sta avendo gravi ripercussioni sui già difficili collegamenti da e per la Sicilia nonché su migliaia di persone, sia passeggeri che dipendenti, per questo è importante che la soluzione della vertenza miri anzitutto alla tutela delle persone e alla garanzia del servizio pubblico che la compagnia ha sino a questo momento svolto, anziché rispondere ad opportunistiche e lucrose scelte di mercato”.

Ad affermarlo Alessandro Pagano del Pdl, componente della Commissione Finanze della Camera.

“Il futuro di Wind Jet, – prosegue l’esponente del Pdl –  i cui ‘indizi’ erano stati captati già all’inizio dell’anno da autorevoli quotidiani come il Corriere della Sera, era del tutto prevedibile: con un bacino d’utenza di quasi 3 milioni di passeggeri all’anno e rilevanti quote di mercato interno, era inevitabile che la compagnia leader del low cost italiano fosse destinata a diventare un ‘ghiotto boccone’”.

“Nonostante le difficoltà della ‘partita a Risiko’ che si sta giocando in queste ore, ribadiamo, da un lato, la necessità che le tariffe non vengano aumentate, che la qualità e il numero dei collegamenti non subiscano ulteriori penalizzazioni, né tanto meno che a subirle siano i passeggeri e i lavoratori della compagnia, e dall’altro che la grande intuizione imprenditoriale di Antonino Pulvirenti, a cui va il merito di aver contribuito a far uscire la Sicilia dal proprio isolamento consentendo a milioni di siciliani in questi anni di spostarsi a costi accessibili, non venga mortificata e distrutta”.