Nelle stesse ore in cui in Iran le urne sancivano la vittoria del ‘riformista moderato’ Hassan Rohani,

gli oppositori al regime, membri dell’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo,in esilio in Iraq presso Camp Liberty subivano una nuova aggressione, ‘riconducibile’ a Teheran, che ha provocato il ferimento di cinquanta civili inermi e la morte di due persone. E’ necessario che l’Onu, l’Ue nonché, in particolare, il governo degli Stati Uniti, visto l’impegno assunto per garantire la sicurezza degli esuli, intervengano al più presto per porre fine a questa mattanza. E’ ancora presto per dire se l’elezione di Rohani consentirà all’Iran di compiere quella svolta democratica che tutti auspichiamo perché cessi la minaccia nucleare e i diritti umani comincino ad essere finalmente rispettati. Ma la comunità internazionale non può attendere che quel giorno arrivi: come primo intervento, alla resistenza iraniana deve essere consentito, da subito, di fare ritorno nel più sicuro Camp Ashraf”. Ad affermarlo il deputato del Pdl Alessandro Pagano in qualità di presidente del ComitatoItaliano di Parlamentari e Cittadini “Iran Libero”.