“L’intervista del vice ministro Fassina al quotidiano la Repubblica la dice lunga sul fatto che il ‘numero due’ di via XX Settembre rimanga saldamente ancorato a battaglie di retroguardia preconcette e ideologiche”.

Ad affermarlo il deputato del Pdl Alessandro Pagano.

“Perseverare nell’idea, - prosegue - come fa Fassina, che l’aumento dell’Iva avrebbe un impatto più regressivo sul piano sociale rispetto alla reintroduzione dell’Imu sulle abitazioni di maggiore rendita catastale è, di tutta evidenza, una forzatura dettata dalla volontà di assecondare un certo tipo di elettorato”.

“Le attuali condizioni del Paese, - sottolinea - riassumibili in assenza di crescita, crollo dei consumi e dei redditi, crisi della piccola, media e grande impresa, non consentono di proseguire sulla linea proposta dal vice ministro dell’Economia ma, al contrario, impongono misure di politica economica e fiscale basate sul taglio delle imposte senza ricorrere a nuovi oneri per finanziarne la copertura. Questa è la mission del Pdl, nella delegazione al governo come nelle Aule parlamentari: ottenere il taglio delle tasse senza imporne di nuove, vigilando che ciò avvenga ”.

“Sostenere il governo, infatti, non significa approvare misure contrarie al programma dello stesso esecutivo. La leale collaborazione del Pdl insieme all’attenta vigilanza che sta esercitando già ieri ha permesso di evitare, attraverso il ritiro degli emendamenti del Pd sull’Imu sulla prima casa, che si consumasse ai danni delle famiglie una gravissima iniquità”, conclude.