Pil, Pagano (Ncd): Stime Istat e analisi WSJ impongono grande riforma liberale
Mercoledì 06 Agosto 2014 18:33
“L’analisi che il Wall Street Journal ha svolto sullo stato dell’economia del nostro Paese, evidenziando come siano stati fatti pochi progressi nel campo delle riforme necessarie alla crescita nonostante le parole del premier Renzi,
deve essere vagliata con grande attenzione, specie dopo le stime, allarmanti, diffuse oggi dall’Istat sulla variazione negativa (-0,2%) del Pil nel II trimestre”. Ad affermarlo il deputato del Nuovo Centrodestra Alessandro Pagano.
“Le rilevazioni Istat così come le analisi del WSJ - prosegue - sono, purtroppo, ampiamente confermate da quanto sta avvenendo nel ‘Paese reale’. Ogni giorno, infatti, sempre più imprese, piccole, medie, grandi, lasciano l’Italia per stabilirsi in altri Paesi dove le condizioni fiscali e normative sono più vantaggiose. Il caso mediaticamente più famoso è quello di Fiat Chrysler Automobiles, la quale, come è noto, ha trasferito la sede legale in Olanda e quella fiscale nel Regno Unito, ma circolano voci su un possibile trasferimento anche della partecipata Eni”.
“Lo scenario, terribile, che si sta prospettando dimostra come l’Italia non abbia bisogno di politiche stataliste, dalle quali Renzi pare fortemente tentato, ma di vere e proprie riforme liberali. Bisogna cambiare, e subito, quelle norme che frenano, impaludandola, la nostra economia: via dunque, tanto per fare qualche esempio, norme ‘recessive’ come l’art. 18 o strumenti di 'clientela della casta', come le Municipalizzate, conclude.