"La ulteriore sentenza della Consulta contro la legge 40,

nonostante sia stata confermata dal fallimento del referendum promosso per abrogarla, come i tentativi parlamentari di far approvare le adozioni gay o l'eutanasia, evidenziano la presenza nelle istituzioni di minoranze ideologizzate che si legittimano a prevalere sul popolo in base alla autodefinizione di "illuminati".

Ma il popolo dovrà essere posto nella condizione di esprimersi direttamente attraverso l'avvio di una stagione referendaria sui temi antropologici, utile a dare in primo luogo l'opportunità di una diffusa informazione sulle vere opzioni di fronte alla nostra società. La selezione della specie umana, la separazione della procreazione dagli elementi generativi di una relazione affettiva, la banalizzazione dell'aborto attraverso le pillole alle minorenni, l'educazione alla indifferenza del genere, la estensione del matrimonio e dell'adozione alle coppie omosessuali, l'assistenza al suicidio sono tutti elementi di una rivoluzione antropologica lontana dal senso comune del popolo italiano. E su questi temi è bene che si producano diffusamente comitati locali o coalizioni di scopo quali nuovi canali di mobilitazione e di formazione, diversi dalle confessioni e dai partiti. Non per sostituirne la responsabilità ma al contrario per aggiungere energie e mettere in mora eventuali pigrizie o ambiguità".

 Lo dichiara in una nota il Presidente della Commissione lavoro del Senato, Maurizio Sacconi.

@MaurizioSacconi

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