Per M5s e' stato soprattutto Alfonso Bonafede a chiedere modifiche al ddl, ma non sulla parte che ha scaldato il Senato, cioè le adozioni e le coppie gay, bensì su quella riguardante le convivenze di fatto, affrontata nella seconda parte del ddl.

In particolare Bonafede ha criticato il comma che introduce l'obbligo degli alimenti in caso dei rottura della convivenza, un dovere troppo forte - secondo il parlamentare di M5s - per il tipo di rapporto instaurato. Di segno opposto Alessandro Pagano, di Ncd, secondo il quale le convivenze di fatto sono discriminate rispetto alle coppie omosessuali. Queste ultime godranno della reversibilità della pensione, dello stesso regime successorio del matrimonio, mentre per le coppie di fatto non c'e' nulla di questo. Ma ancora nell'assegnazione delle case popolari le unioni civili saranno equiparate al matrimonio, ma non sarà così per le coppie di fatto: eppure in esse ci sono più bambini che non nelle coppie gay. Il punto di fondo comunque, posto da Pagano, Bonafede ma anche da Gianluigi Gigli (Ds-Cd), e' se il Pd e il governo considera "blindata" la legge.

"Ci sono decine di incongruenze - ha osservato Pagano e palesi discriminazioni: cosa vuol fare il Pd e il governo?". Il Pd Alfredo Bazoli ha difeso il testo del Senato, analogamente a quanto ha fatto la relatrice Micaela Campana.

Il sottosegretario Amici ha detto che il governo prima di pronunciarsi vuole vedere gli emendamenti. Campana ha ribadito che per lei "non ha problemi di costituzionalità, dato che le unioni civili non sono un simil-matrimonio, rifacendosi agli articoli 2 e 3 della Costituzione e non al 29; ci muoviamo nel solco delle sentenze della Corte Costituzionale 138 del 2010 e della 170 del 2014 che hanno insistito sul principio della non discriminazione. Quindi alcuni diritti delle unioni civili saranno omogenei a quelli del matrimonio, altri saranno diversi, altri ancora saranno innovativi, per rispecchiare i tempi". Campana ha difeso anche la parte sulle convivenze di fatto: "costruiamo un quadro di tutele già indicato dalla giurisprudenza e anche dalle pratiche delle amministrazioni locali: penso ad esempio all'accesso agli affitti agevolati. E il quadro di diritti e doveri punta a tutelare il partner più debole. Anche sugli alimenti non c'e'  automatismo, ma decide il giudice". Quanto alla domanda di fondo, se il testo sia o meno blindato, Campana spiega: "abbiamo fatto un dibattito ampio senza strozzature, ma respingeremo chi vuole impantanare la legge. Noi pensiamo che questo sia un buon testo, vedremo gli emendamenti. L'Italia ha atteso anni questa legge e noi vogliamo fare presto e bene". Pagano non si da' per vinto: "i tempi per aggiustare la legge ci sono; qui alla Camera il Pd ha i numeri e al Senato il governo può porre la fiducia; se non lo fanno vuol ride che c'e' una lobby internazionale che detta i tempi al governo".

(ANSA) - ROMA, 17 Marzo 2016

@alepaganotwit