"Il parere contrario del governo a tutti gli emendamenti al ddl Cirinnà e la sistematica bocciatura di tutti quelli finora votati confermano la volontà del Partito democratico di approvare definitivamente un testo che nessuna Commissione parlamentare ha mai analiticamente esaminato.

 

Si vorrebbe insomma cambiare la Costituzione materiale della nazione e introdurre nel nostro ordinamento simil-matrimoni omosessuali escludendo di fatto la sede parlamentare. Se non fosse stato per la legittima difesa da parte del gruppo 5stelle delle più essenziali prerogative parlamentari e per la battaglia dei centristi nella maggioranza, si sarebbe formalizzata l'adozione del figlio biologico del compagno anche se "prodotto" attraverso l'utero in affitto.

Ma il Pd sembra sapere che l'approvazione in sé di questa legge incoraggerà ancor più la giurisprudenza favorevole a riconoscere la genitorialità omosessuale "comprata" e l'adozione conseguente. Quanto sta accadendo da un lato costringerà alla promozione di un referendum abrogativo dei simil-matrimoni in quanto premessa di adozioni e, dall'altro, a riflettere sui possibili abusi del monocameralismo se non accompagnato da un codice deontologico di tutte le formazioni politiche circa il corretto uso del voto di fiducia". Lo dichiarano in una nota i parlamentari di Area popolare Maurizio Sacconi e Alessandro Pagano.

@MaurizioSacconi

@alepaganotwit