"Gentiloni per la prima volta sostiene in maniera esplicita che in Libia bisogna trattare pure con Haftar, peccato che a questa conclusione sia arrivato con almeno un anno di ritardo.

Personalmente e' da diversi mesi che sollevo questa necessità, anche perché al Sarraj rimane un premier imposto dall'alto mentre il generale libico, al di là dei suoi modi poco ortodossi, ha alle spalle il Parlamento di Tobruk, legittimamente eletto e che fino a qualche mese fa veniva sostenuto proprio da quella stessa comunità internazionale che ora appoggia il governo insediato a Tripoli". E' quanto dichiara il deputato Alessandro PAGANO. "Adesso- prosegue- recuperare i rapporti non sarà facile, considerato tra l'altro che dietro ad Haftar oltre all'Egitto ci sono anche i francesi, della cui inaffidabilità e ambiguità ne abbiamo già avuto prova in passato, mentre i russi hanno dimostrato ancora una volta serietà non avallando tutte le richieste e prove di forza di Haftar. Ancora una volta, quindi, la chiave di lettura per risolvere i problemi passano da Putin e dal suo ministro degli esteri Lavrov. Bisogna fare asse con loro per dialogare con ragionevole probabilità di successo con Haftar, necessario per la stabilità di tutta la Libia. Al contrario - conclude PAGANO - avere fiducia sugli Usa dell'amministrazione Obama/Clinton in questo momento storico, e' come avere fiducia in un cobra. Abbiamo perso troppo tempo, ora e' necessario sbrigarsi perché il problema della immigrazione incontrollata e degli approvvigionamenti energetici sta arrivando alla deadline".

(DIRE) Roma, 20 Settembre 2016

@alepaganotwit