#biotestamento: centro Livatino, pdl prevede l'#eutanasia
Martedì 28 Marzo 2017 01:00
Appello a deputati e senatori, testo inemendabile
"Sono state chiamate 'disposizioni anticipate di trattamento' quelle contenute nella proposta di legge sul biotestamento ma in sostanza si tratta di eutanasia".
A sostenerlo e' il Centro Studi Livatino che ha inviato a Deputati e i Senatori un appello in previsione della discussione in Aula oggi del provvedimento. L'appello, sottoscritto da oltre 250, tra cui, giudici emeriti della Corte costituzionale, magistrati impegnati in ogni settore della giurisdizione, dalla legittimità al merito, dal penale al civile, al minorile, di notai e avvocati, sottolinea come rispetto al testo sul 'fine vita' "in questa proposta di legge sono scomparsi il riconoscimento del diritto inviolabile della vita umana, il divieto di qualunque forma di eutanasia, di omicidio del consenziente e di aiuto al suicidio".
"La nutrizione e l'idratazione artificiali - si spiega nell'appello - sono qualificati trattamenti sanitari: cosi' quella che e' una forma, anche temporanea, di disabilità in ordine alle modalità di sostentamento fisico diventa causa della interruzione della somministrazione, e quindi di morte". Secondo il centro studi Livatino "poiché mancano per definizione di attualità e hanno a oggetto un bene indisponibile come la vita, le 'disposizioni anticipate di trattamento' sono ben diverse dal consenso informato: rappresentano il riconoscimento del 'diritto' al suicidio, che non ha nulla a che vedere con la libertà di non essere curati".
"A esso, come per ogni diritto - si prosegue - corrisponderà un dovere: quello del medico di assecondare la volontà suicidiaria: anche per questo il provvedimento stravolge il senso e il profilo della professione del medico". Inoltre, "la disciplina per i minori realizza una eutanasia di non consenziente, come e' già accaduto in Belgio ed Olanda". "Di fronte a un testo obiettivamente inemendabile il Centro studi Livatino auspica che il Parlamento italiano affronti le reali emergenze sanitarie; nella convinzione che chi soffre vada aiutato, oltre che a ricevere terapie adeguate, a vivere con dignita' la sofferenza, non a vedersi sottratte insieme la vita e la dignita'".
(ANSA) - ROMA, 28 Marzo 2017
@alepaganotwit