La Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, i gay e la Chiesa cattolica
Sabato 20 Dicembre 2008 09:17
(ascolta l'audio) - La proposta francese di chiedere alle Nazioni Unite di eliminare ogni discriminazione sull’omosessualità in tutte le parti del mondo e di far inserire l’aborto tra i diritti universali dell’uomo, è stato il tema centrale dell’Onu in occasione del 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (fu firmata a Parigi il 10 dicembre 1948).
Mentre lo sproloquio sul tema "aborto", al solito, è passato in silenzio (la vita è tale sin dal primo istante e la sua soppressione non potrà mai essere un diritto per nessuno), sul tema "omosessualità" è nata una nuova polemica. Come era suo diritto il rappresentante vaticano all’Onu, monsignor Celestino Migliore ha espresso con serenità la posizione della Santa Sede e ciò è bastato per scatenare un putiferio tra i mezzi di comunicazione. Subito sono arrivati attacchi più o meno scomposti da tutte le forze di sinistra e laiciste, in testa le associazioni gay, che hanno descritto l’intervento del Vaticano come un atto di discriminazione verso l’omosessualità.
Ma cosa ha detto di strano il prelato? Monsignor Migliore ha ribadito la linea della Santa Sede, da sempre contraria a qualsiasi discriminazione, ricordato quanto viene affermato con chiarezza nel Catechismo della Chiesa Cattolica: "nei confronti delle persone omosessuali si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione."
Migliore ha anche ricordato che la violenza contro gli omosessuali va punita in quanto essere umani, indipendentemente dal sesso, dalla razza o dal credo.
I diritti umani infatti, sono uguali per tutti e non c’è bisogno di creare nuove categorie e sottocategorie di protezione speciale. Dice Rocco Bottiglione: "Se un individuo viene picchiato, deve essere difeso perché viene colpita la sua dignità di persona, non perché ha un orientamento sessuale particolare."
In altre parole, non è l’orientamento sessuale che fa la differenza, per cui se un omosessuale è picchiato o maltrattato la sua umiliazione vale di più di quella di una donna che ha subito la medesima violenza, piuttosto di quella di un disabile, o di quella un uomo. La questione è che l’essere umano deve essere rispettato sempre ed avere una tendenza sessuale fuori dalla norma nulla aggiunge e nulla toglie. Questo fattore è invece vitale per coloro che lavorano ideologicamente per trasformare le scelte personali in nuovi diritti collettivi.
Non per nulla all’Onu, le Nazioni che hanno aderito alla proposta francese sono state meno di 50, mentre più di 150 sono stati gli Stati che non si sono convinti per nulla di questa tesi. In pratica la stragrande maggioranza delle Nazioni del mondo è sulla stessa posizione della Santa Sede. Ma allora perché tutti questi attacchi contro la Chiesa? Perché bisogna dipingere la Chiesa come retrograda e reazionaria?
La risposta è semplice: perché politicamente fa comodo così!
Fare campagna di disinformazione infatti è tipico di un certo secolarismo e non importa se la realtà è ben diversa. Nel caso specifico bisogna sempre sostenere che la Chiesa vuole la forca, al pari di Ahmadinejad, in modo da generare da una parte gli orchi e dall’altra le povere vittime. "Eppure basterebbe conoscere almeno un poco la storia – scrive Michele Brambilla sul Giornale del 2\12\2008 – per sapere che chi ha voluto trasformare in reati certi "peccati" si è sempre scontrato con la Chiesa, fino ad uscirne e ad andare a ingrossare le file degli eretici. Savonarola ad esempio, che impose alla Firenze di cui era divenuto padrone una dura teocrazia dove la polizia vigilava sui costumi privati a suon di multe, carcere e persino pene di morte.
Calvino fu un altro esempio. Nella sua Ginevra i "concubini" venivano decapitati.
È curioso! Questi personaggi sono sempre citati a modello da chi accusa la Chiesa."
Attenzione quindi ai messaggi fuorvianti che arrivano da una certa stampa perché il volterriano "calunniate calunniate alla fine qualcosa resterà " nel caso dell’anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo è stato scientificamente applicato per dare una mano alla causa delle lobby omosessuali.
Alessandro Pagano
Domenico Bonvegna