Sabato, 27 Luglio 2024


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Lettera aperta al Ministro Alfano: l'Italia è stanca delle sentenze scandalo!

Gent.mo Signor Ministro della Giustizia On. Angelino Alfano,

l’anno scorso l’omicidio di Giovanna Reggiani avvenuto a Roma con modalità orripilanti colpì tutto il Paese.

Si trattò di un episodio mostruoso, l’assassino, un rumeno che per sadismo aveva seviziato e ucciso per pochi spiccioli la povera Giovanna Reggiani, fu trovato ricoperto di sangue e fino all’ultimo, fino alla sentenza, scelse di negare la colpevolezza (e ciò è senza dubbio un aggravante).

Ebbene, a questi giudici dall’anima bella, proprio non è sfiorata l’idea che in un caso come questo sarebbe stata necessaria la pena esemplare dell’ergastolo e che invece questa sentenza è quanto di più inetto, ipocrita e diseducativo si possa immaginare.

Ascolti cosa sentenzia la 3^ sezione della Corte di Assise del Tribunale di Roma:

"La spoliazione della vittima e i connessi toccamenti, sono scaturiti del tutto occasionalmente dalla combinazione di due fattori contingenti: lo stato di completa ubriachezza e di ira per un violento litigio sostenuto dall’imputato e la fiera resistenza della vittima. In assenza degli stessi, l’episodio criminoso, con tutta probabilità, avrebbe avuto conseguenze assai meno gravi".

Andando avanti nella lettura, si legge che a causa della reazione della vittima il reo, «non riesce ad averne ragione a mani nude»; la sua responsabilità, unico aggressore, «è pienamente provata. La selvaggia violenza dei colpi sarebbe stata inutile se l’azione fosse stata condotta da più persone»; ciononostante «all’epoca egli era ventiquattrenne, incensurato e l’ambiente in cui viveva era degradato. Queste circostanze, assieme al dettato costituzionale secondo cui la pena deve tendere alla rieducazione, inducono la Corte a risparmiargli l’ergastolo, concedendogli le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti contestate».

Ministro Alfano, Lei che è la speranza di una nuova Italia, ma si può scrivere una sentenza con queste motivazioni? Tutti sanno che l’immigrazione criminale sceglie l’Italia perché grazie alle leggi e ai giudici permissivi si può facilmente delinquere.

Siamo diventati importatori di delitti. Le scappatoie sono infinite e molti, troppi malfattori sfuggono al carcere perchè hanno capito che l’Italia è un Paese dove si può commettere qualsiasi reato e non pagare quasi mai il conto. All’epoca del delitto le stesse autorità rumene dichiararono: "Da noi la situazione è tranquilla perché i nostri delinquenti sono venuti tutti da voi".

Ministro sa perché molti giudici in Italia, mantengono un atteggiamento permissivo sulle espulsioni degli extracomunitari che delinquono? Proviamo a spiegarlo citando le stesse dichiarazioni delle autorità rumene: "i giudici rumeni in epoca comunista non punivano i furti dei rom perché li consideravano manifestazioni di lotta di classe".

A questo proposito Solzenycin scriveva su "Arcipelago Gulag" che coloro che erano detenuti lì per furto venivano trattati meglio dei dissidenti al Regime Comunista, in quanto Stalin insegnava che i ladri sono socialmente vicini ai comunisti: entrambi, sia pure con mezzi diversi, lottano contro la proprietà privata.

Certamente i nostri giudici non arrivano a questi eccessi ma molte "toghe rosse", che l’ideologia rende buonisti nei confronti degli extracomunitari che delinquono, si comportano in ugual maniera.

Ministro c’è da inorridire!! La povera Giovanna Reggiani è colpevole perché ha resistito, perché le cosce le ha tenute serrate e il seno ha cercato di proteggerlo dall’insulto. Giovanna è colpevole perché se non avesse fatto quella resistenza nessuno l’avrebbe ammazzata, al massimo sarebbe stata solo seviziata, violentata, rapinata e riempita di botte. Se avesse capito, la sventata, che il suo povero assalitore altro non era che un ragazzino sbandato, ubriaco e anche un po’ incazzato perché poco prima gli era toccato di sostenere un litigio, che in fondo la voleva solo spogliare parzialmente e toccarla un po’, che le voleva portare via la borsetta e poi lasciarla in pace, ecco se fosse stata abbastanza furba da comprendere le circostanze e la psicologia dell’assassino, oggi sarebbe viva. È lei la colpevole!

Basta Ministro! Nella prossima riforma che Lei sta sapientemente portando in porto, devono essere previste misure punitive per quei giudici che di cotanta arroganza e volgarità ne hanno fatto una ragione di vita al punto di distruggere la nostra Italia.

Alessandro Pagano

Domenico Bonvegna
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