Visita di S.E. Lillo La Piana, Vescovo di Mazara del Vallo, nella sua città natale

(Manifestazione organizzata dal comune di Riesi)

Discorso dell’On.le Alessandro Pagano – Assessore Regionale al Bilancio e Finanze

Signore e Signori, Autorità, Sacerdoti tutti,

questa giornata è particolarmente felice per la nostra provincia. Siamo qui per accogliere Sua Eccellenza, Calogero La Piana, nuovo Vescovo di Mazara del Vallo, un figlio di questa terra. Il Governo regionale, oggi, non è qui soltanto per compiere un dovere istituzionale, che pure in questa occasione assume un grande valore, ma soprattutto perché siamo fermamente convinti che - al di là di ogni prassi - è indispensabile accogliere un nuovo Pastore della Chiesa che certamente avrà un ruolo decisivo nei prossimi anni in una Diocesi così importante come quella di Mazara del Vallo.

Noi crediamo in tutto ciò, tanto è vero che il 26 ottobre 2001, il Governo della Regione ha pubblicamente affidato al Cuore Immacolato di Maria i destini della Sicilia. Ed ecco perché siamo contenti e gioiamo per la chiamata di Sua Eccellenza, Monsignor La Piana, quale Vescovo di Mazara del Vallo per almeno due motivi:

1. Come figlio di Don Bosco, dobbiamo ribadire che questa società, questa civiltà, ha bisogno di essere guidata. Le nuove generazioni sono fragili, hanno smarrito i punti di orientamento e il senso di responsabilità, non hanno valori di riferimento, sono abbandonate a se stesse, non riescono a trovare soluzioni per affrontare le sfide future e per muoversi in piena autonomia. Però sono state anche investite da alcune responsabilità che non gli appartengono. Dobbiamo, quindi, interrogarci se chi doveva essere guida e maestro verso le nuove generazioni, e cioè noi stessi, abbiamo sbagliato in qualcosa. Dobbiamo insomma capire se abbiamo commesso degli errori costruendo una società che non era quella giusta.
2. Monsignor La Piana è stato chiamato a dirigere una Diocesi come quella di Mazara del Vallo che ha anche il più alto tasso di extracomunitari in Italia e forse in Europa. La percentuale è altissima: un abitante su quattro non è italiano. Nei prossimi anni, dunque, avvertiremo sempre più forte l'esigenza di avere un modello di coesione e di pacifica convivenza con popoli di razze e culture diverse.

Non sapendo quanto forti siano le resistenze della comunità* islamica ad integrarsi con la nostra comunità ma senza per questo voler rinunciare alla nostra identità cristiana, bisognerà lavorare per ricercare modelli di pace e di convivenza e don

La Piana sarà il timoniere, il Pastore, di una comunità importante che nei prossimi anni sarà additata come esempio nel nostro Paese e in tutta l'Europa.

Mi sento un privilegiato, cara Eccellenza, perché lei lo ricorderà, qualche giorno prima della sua nomina ebbi modo di conoscerla. Fu il Nunzio Apostolico a presentarci: eravamo a Palermo per risolvere un problema comune che dovevamo affrontare. In quell'occasione mi colpì la sua umanità, ma soprattutto la sua umiltà.

Quando finimmo quella proficua riunione, il Nunzio mi disse che di questo Sacerdote, tra non molti giorni, se ne sarebbe sentito parlare. Intuii il senso di quelle parole e mi rallegrai perché ebbi la possibilità di conoscere una persona e un Sacerdote straordinario. Auguri, don La Piana, che lo Spirito Santo le illumini il suo cammino in maniera tale che fermezza e bontà siano elementi ispiratori del suo mandato. Che la Madonna possa proteggerla e vegliare su di lei facendo in modo che questo suo importante compito sociale, oltre che spirituale, possa diventare vero punto di riferimento per tutti.

E non si dimentichi nelle sue preghiere di tutti noi. Noi figli di questa Sicilia martoriata e pur sempre carica di energia e di positività e di Noi governanti che ne abbiamo la responsabilità.